Summit Ue-Cina: possibili pressioni su Putin da Pechino
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Direttore: Alessandro Plateroti

Summit Ue-Cina: possibili pressioni su Putin da Pechino

Bandiera Cina

La Cina potrebbe influenzare le scelte del Cremlino, velocizzando i negoziati. Un possibile spiraglio di pace in Ucraina?

Nel summit odierno tra Cina e Unione europea, il premier cinese Li Keqiang ha aperto alla possibilità che Pechino eserciti pressioni su Vladimir Putin, in modo da velocizzare i negoziati e rendere possibile una pace tra Russia e Ucraina. Sebbene la situazione sia decisamente più complessa di così, queste dichiarazioni potrebbero rappresentare uno spiraglio di pace per la situazione attuale che si sta sviluppando tra Russia e Ucraina?

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Un alto funzionario Ue ha parlato al termine del summit, riferendo quanto segue. “Nel corso dei colloqui il presidente cinese Xi Jinping ha indicato che sono in corso certe azioni per esercitare influenza sulle scelte del Cremlino in terra ucraina. Il funzionario ha però voluto precisare le sue dichiarazioni. “Chi si aspetta però un dietrofront pubblico della politica estera cinese, non conosce la politica estera cinese”. Da ciò, l’indicazione che le pressioni di Pechino a Mosca, che potrebbero essere già in corso, non sarebbero sicuramente parte del dibattito pubblico, in quanto avverrebbero in privato.

Bandiera Cina
Bandiera della Cina

Le parole di von der Leyen

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha voluto dire la sua in merito alle aspettative europee nei confronti della Cina, spiegando il ruolo che Pechino dovrebbe assumere nei negoziati di pace. “Non è un conflitto, è una guerra. Non è un affare europeo, ma mondiale. E lo dimostra una possibile crisi alimentare globale. L’Ue si aspetta che la Cina si prenda le sue responsabilità come membro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ed eserciti la sua influenza sulla Russia”. Inoltre, von der Leyen ha dichiarato che, qualora la Cina non volesse collaborare per la pace, in ogni caso non dovrebbe ostacolare le sanzioni europee nei confronti della Russia. “Siamo stati chiari che, se la Cina non intende sostenere le sanzioni su Mosca, come minimo non interferisca. Per Pechino sarebbe un danno di reputazione, che intacca fiducia e affidabilità. Le imprese stanno seguendo con attenzione la questione”.

Le dichiarazioni di Michel

Anche il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, ha detto la sua in merito al ruolo della Cina a livello diplomatico. Questo il suo tweet a seguito del summit. “La comunità internazionale, in particolare la Cina e l’Ue, hanno la responsabilità reciproca di usare la loro influenza congiunta e la diplomazia per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina e alla crisi umanitaria ad essa associata”. Michel ha inoltre spiegato quali sono gli intenti delle sanzioni europee nei confronti di Putin. Il nostro obiettivo è mettere pressione al Cremlino: queste sanzioni hanno un costo anche per noi nell’Ue ma si tratta di una scelta per difendere la libertà e la democrazia. Se si aggirano le sanzioni si prolunga la guerra. Mentre invece un’azione positiva da parte della Cina per fermare la guerra sarebbe benvenuta da parte dell’Ue e del mondo intero”. Dunque, si spera che l’aiuto di Pechino possa portare ad un avanzamento dei negoziati di pace tra Russia e Ucraina. Bisognerà aspettare qualche settimana per vedere gli effetti del summit, e l’effettiva posizione della Cina in merito all’attuale guerra che si sta svolgendo in Ucraina.

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ultimo aggiornamento: 1 Aprile 2022 18:21

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